era all'alba,
ne sono certa.
In quell'attimo del tempo
in cui i desideri incrociano la realtà.
In quel tempo che porta lentamente
la luce sulle palpebre,
e senti che l'alba ti attraversa
e la notte è ormai perduta.
Ma il mio sogno non si è perduto
nella notte,
è vivo e luminoso nel chiarore
del giorno.
In anni lontani,
l'alba recava un'atmosfera magica.
Labbra tinte di sogni in un bicchiere di latte,
il risveglio dolce di speranze
mentre l'acqua mi bagnava il viso.
Ora l'alba è sempre un passaggio surreale.
Avverto la bellezza dei suoi inizi
ed il dolore del mio risveglio.
È il solo attimo in cui posso lasciare
che le lacrime asciutte del giorno
bagnino il mio cuscino.
Nessuno vedrà,
nessuno saprà,
nessuno capirà.
Il dolore non vuole essere consolato.
È il segreto che mi porto dentro.
Se lo rivelassi o mi abbandonassi
all'amore che si offre,
diventerebbe una lama tagliente.
Spesso l'amore usa la tua fragilità
per piegare la forza.
Apro gli occhi, niente più lacrime.
Voglio entrare nel mio sogno e
mescolare i sogni delle mie albe.
Voglio entrare da donna
nella mia stanza da bambina,
ritrovare le mie bambole
e sentire ancora la voce pulita
e senza dolore
di mia madre che mi urla perché
sono in ritardo per la scuola.
La stanza dei miei giochi è sempre la stessa.
Il tempo si è fermato.
Solo io e mia madre siamo cambiate.
...Siamo cresciute...
La sua voce ora ha il dolore
dei giorni divenuti più brevi,
della vita che la sta lasciando.
È un orologio questo mio tempo,
conta i giorni che mi separeranno da lei.
Eppure...
tra passato e presente
esiste un cielo di nuvole intrecciate dall'amore,
sotto cui volano audaci farfalle,
io e lei restiamo abbracciate per sempre...
PER SEMPRE...
è il tempo che ci ha rese libere.
Michaela 2015
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