intreccio di speranze deluse
e spinte violente di sogni da contenere.
Sono un tiepido sentore d'estate...
che serra la gola e mi lascia guardinga sulla soglia.
Sono puzzle di lettere confuse...
respiro affannato, ma definito.
La pillola da ingoiare intera...
senza l'aiuto d'acqua, che raschia la gola
e si fonde dentro dove tutto ha inizio.
Sono l'istinto atavico...
di rompere il vaso di Pandora,
e la mano carezzevole che radunerà i suoi cocci,
lasciando al vento tutto il resto.
Sono i graffi lasciati dalle unghie...
quando mi viene detto
"PROMETTIMI CHE AVRAI CURA DI TE".
Il bisogno di pietà se il consiglio è...
"SII FORTE".
Sono accordi semplici...
sporcati da una posizione sbagliata sulle corde.
Sono lenti d'occhiali rotti...
che deformano ogni cosa nella loro trasparenza.
Ammassi di vestiti
e appunti accartocciati, mai terminati,
mai voluti, abortiti...
abbandonati.
Sono nella sensazione di quando si è perso qualcosa
che non si è mai posseduto.
Quella fragile debolezza di trovarmi in bilico,
tra baratro e podio.
Sono irrequietezza...
di sentirmi incapace d'equilibrio.
Questa sono...
siate prudenti
Lei
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