
Sono innamorato?
Sì, poiché sto aspettando.
L’altro, invece, non aspetta mai.
Talvolta, ho voglia di giocare
a quello che non aspetta;
cerco allora di tenermi occupato,
di arrivare in ritardo;
ma a questo gioco io perdo sempre:
qualunque cosa io faccia,
mi ritrovo sempre sfaccendato,
esatto, o per meglio dire in anticipo.
La fatale identità dell’innamorato
non è altro che:
io sono quello che aspetta
Roland Barthes
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