giovedì 3 novembre 2016

Apollo e Dafne - Deliria Rambles

E in questo mar affossai gli occhi.
Del tuo cuor nessuna traccia.
Dea, poggiami parola tua, sul velluto
di una voce al vento.
In questa roccia, scorza dura di lava,
ho smarrito l'amato sogno,
di veder ogni tristezza affogar
nel fondo abisso.
Dea, volgimi le mani tue e canterò
le lune gialle ai marinai, loderò
il chiaror del giorno e accenderò
torce allo scuro delle paludi.
Troppo fuoco arde nell'animo
di chi d'amor ne fa vanto
e troppo fuoco va perduto
sé vampa solo sperduto,
invano nell'immenso.
Dea, udir tu potrai il mio fuoco
infervorar di passione e
concupiscenza e
semmai la mente tua filtrar
potrà le mie lusinghe,
quel troppo fuoco che
ruggisce nel mio petto, sarà
più fuoco se potrà bagnarsi
di linfa vitale della tua bocca


© 2016 Deliria Rambles

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