sabato 25 marzo 2017

La voce del maestro | Khalil Gibran | - Serena Rossi

Il primo bacio.
È il primo sorso che si beve dalla coppa del nettare della vita, 
che la dea ha riempito per noi. 
È la linea divisoria tra il dubbio che intrica lo spirito 
e rattrista il cuore e la certezza che inonda di gioia l’io. 
È il primo inizio del canto della vita e il primo atto del dramma dell’uomo considerato nella sua Idea. 
È il vincolo che unifica l’estraneità del passato 
con la luminosità del futuro; 
il nesso tra il silenzio dei sentimenti e il loro canto dispiegato. 
È una parola espressa da quattro labbra 
che dichiarano il cuore un trono, l’amore un re e la fedeltà una corona. 
È il tenero tocco delle delicate dita di una brezza sulle labbra della rosa, 
che s’esprime in un sorriso di appagamento e in un dolce gemito.
È l’inizio di quella magica vibrazione che trasporta gli innamorati 
dal mondo dei pesi e delle misure al mondo dei sogni e delle rivelazioni.
È l’unione di due fiori odorosi e la mescolanza 
delle loro fragranze verso la creazione di una terza anima.
Come il primo sguardo è come un seme che la dea ha lanciato 
nel campo del cuore umano, così il primo bacio 
è il primo fiore dell’estremità del ramo dell’Albero della Vita.

Khalil Gibran

Nessun commento:

Posta un commento