che nessuno ancora ti abbia dato.
Non so come offrirtela,
eppure, questa gioia, io la posseggo.
Vorrei rivolgermi a te più intimamente
ch’altri non abbia fatto mai.
Vorrei giungere a quell'ora della notte
in cui tu avrai successivamente aperti
e richiuso molti libri alla ricerca,
in ciascuno, di più di quanto
non t’abbia ancora rivelato;
l’ora in cui tu attendi ancora;
in cui il tuo fervore sta per divenire tristezza,
non sentendosi sostenuto.
Non scrivo che per te;
non ti scrivo che per quelle ore.
Vorrei scrivere un libro dal quale ogni pensiero,
ogni emozione personale ti sembrassero assenti,
in cui tu potessi credere di non vedere
che la proiezione del tuo proprio fervore.
Vorrei avvicinarmi a te e che tu mi amassi.
André Gide
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