sabato 29 luglio 2017

Memoria delle mie puttane tristi | Gabriel Garcia Marquez | - Sara

…e le baciai tutto il corpo
sino a rimanere senza fiato...
la spina dorsale, vertebra per vertebra,
fino alle natiche languide, il lato del neo,
quello del suo cuore inesauribile.
A mano a mano che la baciavo
aumentava il calore del suo corpo
e sprigionava una fragranza selvatica.
Lei mi rispose con vibrazioni nuove
in ogni centimetro della sua pelle,
e in ognuno trovai un calore diverso,
un sapore proprio, un gemito nuovo,
e lei tutta riecheggiò dentro con un arpeggio
e i suoi capezzoli si aprirono a fiore
senza che li avessi toccati...


Gabriel Garcia Marquez
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