quale colore avesse la morte
se si vedesse o si sentisse
quando in silenzio arriva.
Poi ho visto te, Mamma
seduta in riva alla paura
stesa sul letto
mi tenevi la mano.
Mi sono seduta accanto a te
ho condiviso il tuo terrore
quando la notte ti toglieva il respiro.
Ho compreso che la morte la sentivi
stava già bussando alla tua porta
mentre il suo gelo ti stava travolgendo.
Non volevi andartene, non eri pronta.
Mi hai chiesto ancora del tempo,
ancora un giro di giostra
come fanno i bambini quando si divertono
al parco giochi e non vogliono scendere,
te l’ho pagato con un una moneta d’illusioni
e la giostra si è fermata.
Così l’orologio ha suonato
anche l’ultimo tic tac,
lei ha smesso di bussare
entrando con furia
e a nulla è valso tenerti la mano.
L’ho vista sai?
L’ho guardata mentre ti avvolgeva
Mentre cessava l’ultimo battito di Vita
un velo bianco ti ha attraversato il volto
e io non t’ho salvata.
Ora so: la morte si vede, si sente
quando veste di sé la vita.
© Silvana Stremiz
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