Non ha atteso il mio divenire.
Non ha curato le mie ferite.
Ma io non sono figlia del tempo.
Le mie emozioni
si fermano sull'orizzonte.
L'orizzonte è infinito.
La mia penna si è fermata in una parola.
Anche l'orologio attaccato alla parete
si è fermato.
Il tempo è mio nemico.
Tutto cancella.
Tutto scolora.
Tutto trasforma.
...Ma non dimentica....
Una fotografia sbiadita
nel bianco degli anni.
Un immagine nella mente
dai bordi accartocciati.
Un colore di una rosa appassita
tra i cassetti dei pensieri.
Il tempo è una macchia
nel blu dei tuoi occhi
che non mi vedono più,
nel bianco della seta di una sposa
ingiallito dalla sabbia di una clessidra.
Io non sono figlia del tempo.
Ho strappato una rosa alla primavera
per farla restare.
E tu sei un campo di spine senza rose.
Le tue spine graffiano le mie mani ...
è sangue che scivola
sul bianco della tua terra.
Cade la neve...
Il tempo non possiede il suo silenzio.
Il tempo non possiede il suo bianco.
La mia rosa non ha stagioni.
Il tempo non è il mio inverno.
La neve ha una macchia rossa.
È la rosa di una mia lontana primavera
che torna a fiorire.
Il suo colore rosso intenso
è il sangue che le sue spine
hanno avuto in dono
accarezzando il mio cuore.
Il tempo è un limite
per chi non sa che l'amore
è un fiore sempre fuori stagione.
Inaspettato...
fiorisce nel bianco di una sposa,
che nulla sa di una donna
che ha strappato senza paura
una rosa dalle spine del tempo
Michaela 2046
Nessun commento:
Posta un commento