lunedì 14 novembre 2016

Io così diversa - Michaela

Sulla mia ferita
il tempo continua a passare.
Brucia la ferita,
il tempo la brucia
come se si fosse fermato un attimo
per prendere il mio respiro.
È invisibile il tocco del tempo.
È invisibile la mia ferita.
Solo le tue mani possono vederla.
Mani lontane segnate dal dolore
che io sento ma non posso baciare.
Non vedrai la mia ferita.
Forse non sai quanto la mie mente
ti cerchi in ogni pagina dei giorni.
È un diario vuoto...
Pagine bianche che sfoglio...
Righe mai scritte che
scorrono dentro gli occhi
e si sovrappongono.
Se potessi avere i tuoi occhi
e farti leggere le parole
che in trasparenza la luce illumina.
Solo io e te possiamo leggerle.
Le abbiamo scritte insieme ieri.
Occhi lontani e stanchi
dalla tristezza di 40 anni di solitudine.
Feriti dalla guerra
che io ho visto attraverso i tuoi.
Ma che non potrò guarire
con la pace del mio amore.
Non saprai di me
e della ferita che hai lasciato.
Non saprò di te.
Non ti cerco ...
Non ti vedo...
...ma ti scrivo...
Fingo di viaggiare su un treno senza binari,
lontana dalla speranza,
lontana dalle parole
in cui potevamo essere diversi.
Lontana...
senza che tu possa sentire
quanto ti sono accanto.
Ti lascio credere il contrario di tutto.
Il contrario per condannare me
così diversa da te.
Su quel treno non sono salita...
Sono rimasta qui nella mia ferita.
Sono rimasta nella mia passione.
È la passione che ti fa rimanere
così diverso nel mio cuore.
Non so amare se non vivendo
...e la mia ferita sanguina

Michaela 2016

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