La piuma arrivò risalendo il vento.
Nessuno si accorse di questo strano
fenomeno, forse nemmeno il vento stesso,
che per natura ha canne da piegare e foglie
da girare sulle dita e stagni da stupire con
gocce di pioggia che lasciano cerchi improvvisi
e bolle sulla superficie immota dell’acqua.
Tracciando il suo invisibile sanscrito nel cielo,
la piuma sorvolò un villaggio popolato
di uomini, che come tali prestavano attenzione solo a ciò
che avveniva in terra, davanti ai loro occhi.
Un fabbro batteva il ferro rovente di una lama
chiedendosi se sarebbe stata una buona spada,
un contadino seminava il suo campo
chiedendosi se sarebbe stato un buon
raccolto, le donne stavano al fiume
a lavare i panni chiedendosi se sarebbero
diventati bianchi e immacolati
Giorgio Faletti
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