ed ancora sentivi freddo.
Forse ti mancava il suo abbraccio.
A piccoli passi sei arrivata
alle porte della primavera.
Hai abbandonato il cappotto
ed hai vestito una seta dipinta di fiori.
Ma non ne sentivi il profumo.
Forse ti mancava l'odore della sua pelle.
Hai corso lungo prati
che ancora il verde era pallido.
Ma non ti sei fermata.
Con la speranza negli occhi
hai atteso il verde più intenso.
Ora spalanchi le porte dell'estate.
I tuoi fiori sono sbocciati sulla pelle.
Il rosa tenue di un viso che ancora
il sole più ardente non ha toccato.
Hai lasciato le tue sete
per vestire la pelle sempre più scoperta.
Eppure il sole ancora non ti scaldava.
Forse ti mancava il calore del suo cuore.
Ti sei immersa nel mare,
lungo spiagge infinite hai lasciato
le tue orme.
Ora la tua pelle è dorata.
Il sole che ti ha colorito
pian piano sbiadisce mentre
tocchi l'altro oro di cui son tinte
le porte dell'autunno.
Una camicetta bianca
veste la tua nuova bellezza.
Le orme sulla spiaggia
il mare ha cancellato.
Sono foglie che cadono
sui tuoi capelli.
Una corona di polvere dorata.
Eppure scivola su di te.
Qualcosa ti manca...
Ti mancano le sue mani
che scivolano sui tuoi capelli dorati.
Riapri l'armadio mestamente
guardi il cappotto che dovrai indossare.
Apri lentamente le porte dell'inverno.
Apri le porte del tempo che è trascorso.
Stendi un tappeto di lana
sotto i tuoi piedi nudi...
così cammina la donna
che porta la corona dell'autunno.
Sul tappeto si disfano le foglie dorate
cadute dai tuoi capelli... sono polvere.
I tuoi passi non fanno rumore.
Sono silenziosi come la neve
che si posa sul tuo cappotto.
Non senti freddo.
Non senti profumi.
Non senti calore.
Il tempo è passato attraverso
tutte le porte della tua anima.
Non hai potuto fermarlo.
Non hai potuto attendere.
Ti vesti del tuo vecchio cappotto
e senti dolore.
Il dolore di quell'uomo che ti manca
rimasto nel tempo di ieri.
Ti avvolgi nell'inverno...
ma sempre ti mancherà il suo abbraccio
che non farà più scivolare il tuo vestito
nel tempo dell'amore
Michaela 2016
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