Dagli l’intensità del nostro sfiorarci.
Del nostro desiderarci.
Del nostro averci.
Usali per portarci altrove.
Alla passione.
Al piacere.
Nutrili senza limiti.
Senza freni.
Senza inibizioni.
Prendi il mio corpo e fallo tuo.
Ascolta quello che chiede.
Che attende.
Che brama.
Assaggiane ogni minimo spazio.
Ogni anfratto.
Ogni sinuosità.
Usalo come fosse tuo.
Mio.
Nostro.
Grazia Scanavini

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