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mercoledì 19 agosto 2015

E se potessi | Leonardo Vannucci | - Mary Z.

E se potessi vivere in uno stato liquido?
Avere la capacità di rinuncia ad una forma e all'immobilità?
Potrei costruire rumori diffusi dalla frizione di molecole indipendenti e inarrestabili.
Potrei scivolare sulle superfici più ruvide o penetrare i materiali mentali più disponibili,
in profondità, lavando, rinfrescando, arricchendomi di minerale neurale, vivendo ai confini dell'energia e sfuggendo microscopicamente al dominio della gravità.
Se potessi scivolare sulle cose, tutte, lasciando al mio passaggio un segno bellissimo e lieve,
che sappia poi cedere il passo a segni di altri, più freschi,
come il sapiente ritmare delle onde racconta dai tempi sconosciuti.
Se avessi la sonorità di una goccia, o di mille o milioni...
quel suono felpato del cielo che muove i suoi passi a terra con la pioggia.
O se dietro al fragore di una cascata mi facessi spuma
e poi fuggissi come nebbia verso valle per posarmi come un manto e dissetare.
E se invece fossi uomo e davvero fossi costretto ad ascoltare regole convenzionali
per non sfuggire a quel brandello di libertà che mi permette ancora di sognare,
io proverei ad invertire il percorso evolutivo e trascinerei i miei lombi inadatti verso il mare.
Se non potessi essere acqua andrei all'acqua,
in fondo alla quale non giunge il frastuono della guerra,
la luce di un sole malato, l'odore del denaro che attira gli assassini.
Solo tenebra e correnti.
Solo brillante tenebra e gentili correnti


Leonardo Vannucci

venerdì 6 marzo 2015

Turbando la quiete | Leonardo Vannucci | - Mary Z.

Mi giro attorno e vedo molta bellezza.
Vedo sicurezza, tranquillità.
Sento discorsi che ruotano attorno a tante tante cose così vicine al niente.
Ma soltanto io vedo i colori sbiadire come se il panorama
che ci stanno mostrando fosse soltanto una scenografia?
E allora sento il bisogno di disturbare la quiete.
Lancerò sempre sassi nello stagno, sperando che i cerchi concentrici,
prima di sparire, incontrino l'occhio di qualcun altro


Leonardo Vannucci






martedì 20 gennaio 2015

Con la leggerezza di un vento colorato | Leonardo Vannucci | - Mary Z.


Con la leggerezza di un vento colorato
senza che i passi si sentano
di soppiatto come fa l'aria fresca
quando fruga in casa al mattino.
Come una tenda che spazia giocosa
che rincorre se stessa nel sole
come un gatto che cerca la coda
o come un gorgo d'acqua avvitato.
Non si insegna a dire davvero
quel che sarebbe necessario a chi merita.
Ogni giorno una corsa di cemento
ed è sempre mascherarsi al momento.
E quando vorresti sorridere [non puoi]
con la leggerezza di un vento colorato
c'è chi rincorre da gatta la tua coda
per ricordarti quanto sei fortunato

Leonardo

giovedì 9 ottobre 2014

Emergere | Leonardo Vannucci | - Mary Z.


Non si tratta di spingersi oltre gli altri malgrado gli altri,
né cercare l'aria possibile in un luogo chiuso.
Emergere vuol dire lavorare su sé stessi ogni giorno per non fare le cose con banalità; cercare di scavare nella propria testa tutte le necessità creative e convogliarle in qualcosa
che sia al contempo rappresentativo e originale.
Emergere è liberarsi dai lacci delle convenzioni e dalla paura dei giudizi altrui per essere sé stessi e raccontarlo al mondo

Leonardo Vannucci