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lunedì 10 dicembre 2018

70 anni dichiarazione universale dei diritti umani | Edoardo | - Stephy

Oggi ricorrono i settanta anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948.

https://www.ohchr.org/en/udhr/pages/Language.aspx?LangID=itn

Credo sia utile ricordare come gran parte dell’impianto di questa Dichiarazione sia stato mutuato dalla “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” approvata in Francia il 26 agosto del 1789.

http://www.dircost.unito.it/cs/docs/francia1789.htm

Tutti i tg ovviamente parlano di questo anniversario.
Ho sentito, in più di un tg, che pare che il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, abbia dichiarato che tutta l’azione del “suo” governo è improntata al rispetto di questa Carta fondamentale.
Mi è sorta spontanea una domanda: ma il vicepremier  Salvini ed il vicepremier  Di Maio hanno fatto leggere al Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, il  “Decreto Salvini” prima di portarlo in Parlamento ?
L’altra domanda che mi è sorta spontanea è: il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte ( scusate la continua ripetizione del “ruolo” ma mi serve per ricordarmene…e convincermene), ha letto davvero la Dichiarazione approvata dall’Onu 70 anni fa ? In particolare l’art. ’1, l’art.3 e l’art. 9 ?
Forse dirò una cosa “all’antica” e che in nessun modo vuole sminuire la gravità dell'accaduto: ma è normale che ragazze e ragazzi più che minorenni ( 14 o 15 anni in tantissimi) siano alle 2,30 del mattino in una discoteca ?
Grande vicinanza e solidarietà per la mamma che ha accompagnato la figliola, appunto minorenne, ed ha perso la vita  con lei.
Oggi ricorrono i settanta anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948.

https://www.ohchr.org/en/udhr/pages/Language.aspx?LangID=itn

Credo sia utile ricordare come gran parte dell’impianto di questa Dichiarazione sia stato mutuato dalla “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” approvata in Francia il 26 agosto del 1789.

http://www.dircost.unito.it/cs/docs/francia1789.htm

Tutti i tg ovviamente parlano di questo anniversario.
Ho sentito, in più di un tg, che pare che il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, abbia dichiarato che tutta l’azione del “suo” governo è improntata al rispetto di questa Carta fondamentale.
Mi è sorta spontanea una domanda: ma il vicepremier  Salvini ed il vicepremier  Di Maio hanno fatto leggere al Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, il  “Decreto Salvini” prima di portarlo in Parlamento ?
L’altra domanda che mi è sorta spontanea è: il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte ( scusate la continua ripetizione del “ruolo” ma mi serve per ricordarmene…e convincermene), ha letto davvero la Dichiarazione approvata dall’Onu 70 anni fa ? In particolare l’art. ’1, l’art.3 e l’art. 9 ?

Edoardo 

domenica 2 dicembre 2018

Forse tornare al voto non è un tabù…(parte seconda) | Edoardo | - Stephy

Domanda numero uno a Zingaretti: se vincerà le primarie possiamo dire che non esiste alcuna opzione di alleanza con il M5s in caso di crollo del governo? Risposta di Zingaretti: certo, non esiste.
Domanda numero due a Minniti: dovesse vincere l’ex ministro, possiamo dire che è esclusa un’alleanza con i 5 stelle in caso di crisi di governo? Risposta di Minniti: senza dubbio, si farebbe l’alleanza tra due sconfitti, noi abbiamo perso le elezioni, loro la sfida per il governo, e un’alleanza no, non esiste.
Finiamo il giro e andiamo da Martina. Stessa domanda e stessa risposta: in caso di vittoria nessuna possibilità di fare un governo con il Movimento 5 stelle.
Sintesi virgolettabile di tutti e tre i candidati: “L’opzione non esiste”. C. Cerasa su Il Foglio.
Io credo che un altro Parlamento (nel senso di “altri parlamentari”) è possibile: un Parlamento nel quale non serva la decretazione d’urgenza, con relativa fiducia, nonostante la stragrande maggioranza di cui gode il Governo. Una maggioranza che evidentemente non è coesa, anzi, si tiene solo in virtù di un “contratto fra privati” utile a fare propaganda e conservare il proprio scranno.
“Decreto dignità”: ISTAT comincia a certificarne i risultati, pessimi, peraltro previsti nel decreto stesso.
“Decreto Genova”: al ponte Morandi è ancora tutto in alto mare, salvo il condono edilizio per le case abusive di Ischia.
“Decreto sicurezza”: se ne vedono già gli effetti con l’aumento dei “senza casa e senza futuro” ad invadere le strade delle città.
Imbarbarimento civile: è il “combinato disposto” dei tre decreti. Gli effetti si vedono dalla scuola di Lodi alle discriminazioni per gli affitti in Friuli, dall’esultanza di un ministro per l’uccisione di un ladro dimenticando che era pur sempre un uomo al continuare a considerare “il diverso” come il nemico.
Penso che sarebbe meglio tornare al voto il prima possibile…la miscela gialloverde è pericolosa.

Edoardo

Forse tornare al voto non è un tabù… | Edoardo | - Stephy

Prima di ogni altra cosa un pensiero al conflitto apertosi fra Ucraina e Russia: speriamo che il buon senso prevalga.
Ormai pare abbastanza chiaro che la trattativa con l’Europa si sia avviata verso una non rottura. Almeno una non rottura fino al prossimo voto europeo: i gialloverdi ci vogliono arrivare tenendo in piedi tutte le promesse fatte ma cercando di dimostrare che se non sono ancora riusciti a metterle in pratica à solo per colpa dell’Europa. E quindi il ragionamento è: votateci così daremo una bella botta a questa Europa e torniamo alla nostra “amata lira”…
Parlare di elezioni anticipate, prima delle europee o addirittura in concomitanza con le europee, potrà essere un vantaggio per la Lega, visti i sondaggi, o per il M5S che così si libererebbe di Di Maio ormai palesemente “ingombrante”, “Eppure mai come oggi, di fronte ai 150 miliardi di euro bruciati in Borsa, di fronte ai sei miliardi di euro bruciati in interessi sui titoli di stato, di fronte alla fuga degli investitori stranieri, di fronte all’aumento della disoccupazione, di fronte al rischio di una nuova recessione, avere un’opposizione schierata a favore delle elezioni non sarebbe una condizione sufficiente per tornare al voto ma sarebbe una condizione necessaria per scongiurare inutili giochini di palazzo in caso di collasso del governo”( C.Cerasa, chi vuole può trovare qui l’articolo relativohttps://gallery.mailchimp.com/b4b0277d768d92d06d847084e/files/b65f9f85-a47a-478f-ab38-6304fbb8dfb7/Cerasa_27_novembre_2018.pdf).
Del resto vorrei far notare che ormai questo Governo, in barba a tutti i sondaggi, è stato già bocciato dalle imprese, dagli artigiani, dai cittadini.
Ne è una prova evidente lo scarsissimo appeal che hanno avuto e continuano ad avere le offerte di BTP( solo 863 milioni di euro all’asta della scorsa settimana, il livello più basso di sempre)….
Quindi le eventuali sanzioni dell’Europa non sono la causa ma semplicemente l’effetto di una manovra economica sciagurata che guarda più a tentare di dar seguito ad improbabili promesse elettorali che all’interesse del Paese.
“L’articolo 18 rimane tuttora un tema di propaganda politica. Nella risoluzione della vicenda Ilva nel settembre 2018, per esempio, il Governo Conte ha lasciato credere che si sarebbe superato il Jobs Act consentendo a tutti i 10.000 operai dell’azienda siderurgica che sarebbero stati riassunti dal nuovo compratore Arcelor-Mittal di mantenere l’articolo 18 (per la verità la stessa promessa l’aveva fatta anche il ministro del precedente Governo, Carlo Calenda). Tuttavia la propaganda non corrisponde affatto alla realtà: gli operai Ilva mantengono l’articolo 18 in virtù del Jobs Act che prevede che nei trasferimenti d’azienda si preservino i contratti precedenti con tutti i loro diritti, e non certo grazie alla concessione del ministro Di Maio che ha gestito l’ultima fase della trattativa”.
E’ un brano tratto dal libro di Marco Leonardi “ Le riforme dimezzate”: un libro che suggerisco di leggere per comprendere quanto è stato effettivamente realizzato( o solo parzialmente realizzato…) dai Governi Renzi e Gentiloni in tema di Lavoro, Questione Salario e Pensioni. Fuori da ogni propaganda: solo fatti.

Edoardo

mercoledì 14 novembre 2018

Il momento di esserci è adesso! | Emanuele Fiano | - Stephy

Hanno attaccato l’autonomia decisionale del Presidente della Repubblica, ne hanno chiesto l’Impeachment, poi hanno attaccato l’autonomia della Magistratura, “perché non è eletta come loro”, adesso attaccano la libera stampa e i giornalisti, fatta di “puttane e infimi sciacalli”, perché non raccontano quello che loro vorrebbero e cioè i fatti, a prescindere che i giudici li considerino reato o meno, e loro rispondono con i tagli all’editoria, e adesso anche alle librerie. Hanno attaccato qualsiasi autorità eletta o nominata si permetta di giudicare il loro operato, Fondo Monetario, INPS, Commissari europei, Banca Europea. Stanno per approvare i referendum, abrogativi e propositivi, senza quorum, allargando gli argomenti, così da esautorare definitivamente il Parlamento rispetto al rapporto diretto con il Popolo. Sono favorevoli a far circolare più armi, a impedire l’accoglienza diffusa per chi ne ha diritto e ridurranno migliaia di persone accolte con trattamento umanitario in irregolari nel giro di qualche mese. Senza pensare ai 40.000 posti di lavoro persi in un solo mese con il loro Decreto Dignità, ai miliardi di euro persi con l’aumento dello spread e le vertiginose cadute borsistiche.
Questi non sono episodi; questi sono i binari su cui corre la volontà politica di chi governa il Paese di portarci verso una nuova dimensione di “democrazia illiberale e autoritaria”. In Italia e in Europa.
Prima di loro, con noi, con i nostri governi, tutto questo non sarebbe potuto succedere e, infatti, non è successo! Ma gli elettori hanno scelto in maggioranza loro, per molti motivi, compresi errori o mancati interventi da parte nostra. Ora però qualcuno apre gli occhi. Per questo sono convinto che serva una nuova ribellione civile, oltre i confini dei Partiti. Come successo a Torino.
A noi serve fare il nostro congresso per eleggere un segretario capace di mantenere salda la barra di una sinistra moderna, innovatrice, riformista. Io ho dato il mio appoggio a Matteo Renzi e ai nostri governi, ho lavorato nella segreteria politica del PD e ho lavorato in Parlamento per il successo del governo, ho visto in quella stagione la sinistra che usciva dall’angolo, allargava i confini e disegnava il futuro. Conquistando un consenso grandissimo. Poi qualcosa si è rotto, dentro il Partito e nel Paese. Si possono trovare errori e fare critiche, ma cancellare quanto di buono è stato fatto, no. Il disastro che stiamo vedendo sotto i nostri occhi ci dice chi fossero quelli che criticavano il nostro lavoro. Dove portassero le loro critiche. Verso quale idea di Paese e di Democrazia volessero trascinarci.
Deve essere chiaro: non c’è speranza di cambiamento in questo Paese senza il PD e non c’è speranza se noi non affermiamo una nuova guida con lo strumento delle primarie. Se Marco Minniti offrirà la sua candidatura io l’appoggerò e lavorerò per il suo successo al Congresso. Sono preoccupato per il mio Paese e per il mio Partito. E per nessuno dei due voglio tirarmi indietro e lasciare il campo. Anzi, voglio fare ancora di più e farlo adesso!
Grazie per la tua attenzione e la tua passione.
Un caro saluto.

sabato 10 novembre 2018

Controcorrente - Edoardo

Oggi ci si attende la sentenza sul processo alla Sindaca Virginia Raggi: secondo il “leader Politico del Movimento”, il pluriministroevicepresidentedelconsiglio onorevole Luigi DiMaio, se ci sarà una condanna la Raggi dovrà dimettersi da Sindaco.
Permettetemi di “solidarizzare” con la Sindaca, eletta dal “popolo”: preferirei che a farla dimettere fosse l’esito del referendum sull’ATAC o le proteste dei cittadini per come è ridotta Roma. In parole povere un atto politico non giudiziario.
Interessante la lettura che ne dà Salvatore Merlo in questo articolo.
https://gallery.mailchimp.com/b4b0277d768d92d06d847084e/files/4274ba2e-e50f-4f22-a43e-b36668b60dd1/Si_scrive_Raggi.pdf
Oggi tutto è appeso alla propaganda: anche una cosa importante e, secondo alcuni tecnici del settore, dirompente, come la “prescrizione”: approvato con la fiducia il decreto relativo.
Ma approvato cosa?
Secondo il ministro Bonafede la prescrizione “sarà abolita” dal primo gennaio del 2020, secondo il ministro Salvini la prescrizione sarà abolita solo se nel corso del 2019 sarà riformato “completamente”, il processo penale.
E poiché era un provvedimento, come si vede, molto urgente e condiviso, si è ricorsi al voto di fiducia.
E a proposito del “Decreto sicurezza” due cose.
Vi consiglio questa lettura: https://www.linkiesta.it/it/article/2018/11/08/decreto-sicurezza-lesempio-perfetto-di-un-governo-di-falsari-e-di-unop/40060/

Edoardo

giovedì 8 novembre 2018

L'onestà dei bugiardi!!! | Conchita Sannino | - Stephy

Luigi di Maio risponde a Repubblica sulla vicenda del condono della casa di famiglia a Pomigliano d'Arco. "Ho chiamato mio padre e gli ho chiesto cosa avesse combinato, mi ha spiegato che nel 1966 mio nonno, che ora non c'è più, costruì la casa dove vive tuttora la mia famiglia. Nel 1966 mio padre aveva sedici anni - ricorda Di Maio - e la casa fu costruita in base ad un decreto regio del 1942, ancora vigente nel 1966. Nel 1985, quando mio nonno non c'era più, mio padre venne a conoscenza di una legge per regolarizzare qualsiasi    manufatto costruito in precedenza, e chiese di regolarizzare la casa".
Di Maio, che si lamenta di come "non sia bello vedere la propria famiglia sbattuta a pagina 10 come i 'furbetti del condono edilizio", prosegue ricordando che il padre "presentò una domanda ad aprile 1986, io nasco tre mesi dopo, spero che mi si riconosceranno le attenuanti dell'incapacità di intendere e volere. Mio padre presenta la domanda ad aprile '86, io nasco a luglio '86. Nel 2006 mio padre riceve la risposta del comune che gli dice di pagare duemila euro e regolarizzare così la casa costruita nel 1966. Questo sarebbe il grande scoop di Repubblica, io condonista... Peccato però che non abbia mai titolato per gli scudi fiscali sotto i governi Renzi, Letta e Gentiloni".
E aggiunge: "Mi perdonerete se oggi ho comprato Repubblica non lo farò spesso, lo farò solo quando serve".
Ecco la risposta di Repubblica
I fatti non si piegano alle convenienze. È una delle regole attraverso cui passa la credibilità e la trasparenza di un leader politico. Prendiamo atto che il vicepremier e capo del M5S Luigi Di Maio lo abbia appena sperimentato, confermando in una diretta Fb tutto quello che Repubblica - rigorosamente attenendosi a dati pubblici e incontestabili - aveva scritto, relativamente alla sanatoria concessa a suo padre, dal Comune di Pomigliano d’Arco, nel 2006, avente per oggetto il palazzetto in cui risulta residente il leader del Movimento.
Di Maio, tuttavia, anche stavolta incorre in qualche imprecisione. E in alcune omissioni.
Sfrondando l’intera vicenda di meta-messaggi e sarcasmo sulla libertà di stampa - che appesantiscono la verità come un abuso su uno scheletro d’immobile - per estrema chiarezza, ripercorriamo alcune evidenze.
Primo punto, tecnico. Suo padre, il geometra ed imprenditore edile, Antonio Di Maio, ha effettivamente chiesto ed ottenuto un condono per manufatti ed ampliamenti abusivi, eseguiti al secondo e terzo piano, richieste che sono state depositate in Comune a partire dal post-terremoto esattamente come abbiamo rilevato e raccontato? Sí. Invece qui cominciano i ‘ma’ dell’onorevole Di Maio.
“Ho letto Repubblica (...), ho chiesto a mio padre cosa hai combinato. Mio padre presentó una domanda ad aprile 1986. Ma la casa fu costruita nel 1966, realizzata da mio nonno in base al Regio decreto del 1942".
Una genealogia interessante, ma c’è una prima imprecisione. Due terzi della casa, ovvero secondo piano e terzo piano sono connotati da abusi che, secondo quanto registrato negli atti, sono stati realizzati almeno dieci anni dopo. Ciò non toglie che si sia trattato di ampliamenti per complessivi 150 metri quadri.
Secondo punto. Tecnico. Suo padre ha effettivamente definito tutta la pratica nel 2006, col pagamento di 2mila euro a fronte di quel volume, tra nuove camere da letto, tinello e studiolo con lucernai ed altro? Sí. “Mio padre riceve la risposta del Comune che gli chiede di pagare 2mila euro”, spiega ancora Di Maio.
Anche qui c’è una omissione. A quanto pare, il papà geometra - nonostante la sua esperienza e la competenza tale da esaminare pratiche altrui per il Comune - aveva sbagliato a proprio favore il calcolo di alcuni - pochi - metri quadri. Una dimenticanza certamente non voluta.
È vero o no che fu costretto a tornare a Palazzo e a saldare quella differenza?
Terzo ed ultimo punto. Politico. “Questo sarebbe il grande scoop di Repubblica. Mi perdonerete oggi ho comprato Repubblica, non lo farò spesso”, dice Di Maio che addirittura consiglia di mettere “più amore” nella cronaca politica; riecheggiando anche qui antichi slogan berlusconiani.
Il vicepremier Di Maio, se leggesse di più e meglio, saprebbe cose che evidentemente in casa, gli erano sfuggite, almeno da 12 anni. E soprattutto dica cosa pensa del condono e di come possa ora vietare a Ischia ciò che in casa sua era stato concesso. I fatti, come lui stesso ha dimostrato spiegando, non si piegano alle convenienze.

Conchita Sannino

nota: La foto apparsa su Repubblica, fu pubblicata su Facebook dallo stesso vicepremier

lunedì 20 agosto 2018

Chi può sottomettere chi? | Teofrasto - Mario Monti | - Stephy

Perché l'uomo odia l'uomo?
siamo fatti della stessa carne..
dello stesso sangue...
perché prevaricare uno
sull'altro?
chi ci da il diritto di
onnipotenza...il diritto
di giudicare gli altri solo
per il colore della pelle?





Tutti gli uomini
ma anche tutti gli
animali sono della
stessa razza. Perchè
i principi dei loro corpi
sono, per natura, gli stessi
e ancor più perché
l'anima che è in loro
non è diversa per natura
in rapporto agli appetiti,
ai movimenti di collera.
ai ragionamenti
alle sensazioni


Teofrasto


Ancor oggi, dopo la
shoah, l'odio razziale
assume la forma
insidiosa della diffidenza 
e del disprezzo
fino alla violenza
contro la viltà e
l'egoismo. Anche nel
nostro tempo, serve
il coraggio della verità
contro l'inganno
la menzogna
l'infamia

Mario Monti

venerdì 21 luglio 2017

Della serie: risciacquarsi la bocca per bene prima di sparlare con acido muriatico, vetriolo, benzina, gasolio, candeggina, alcool, ammoniaca

Di Maio e chi “non merita” il vitalizio: cita Boneschi, ex parlamentare morto

Gaffe di Luigi Di Maio sugli ex parlamentari che percepiscono i vitalizi. Il deputato M5S e vicepresidente della Camera nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio ha citato anche «un tal Boneschi che per aver fatto un solo giorno da parlamentare, prende 3.108 euro di vitalizio».
Peccato però che Luca Boneschi, avvocato e militante per lungo tempo nel Partito Radicale, sia morto nell'Ottobre del 2016.
Boneschi è famoso per essere stato il deputato rimasto in carica per meno tempo in assoluto: appena un giorno. Boneschi, infatti, eletto il 12 maggio 1982 in sostituzione del dimissionario Marcello Crivellini, presentò le sue dimissioni, accettate dall’Aula della Camera, il giorno successivo.

mercoledì 14 giugno 2017

Nessuna morte dignitosa per Riina - Anna C.

Io ho detto al bambino di mettersi in un angolo, cioè vicino al letto, quasi ai piedi del letto, con le braccia alzate e con la faccia al muro. Allora il bambino, per come io ho detto, si è messo faccia al muro. Io ci sono andato da dietro e ci ho messo la corda al collo. Tirandolo con uno sbalzo forte, me lo sono tirato indietro e l’ho appoggiato a terra. Enzo Brusca si è messo sopra le braccia inchiodandolo in questa maniera (incrocia le braccia) e Monticciolo si è messo sulle gambe del bambino per evitare che si muoveva. Nel momento della aggressione che io ho butttato il bambino e Monticciolo si stava già avviando per tenere le gambe, gli dice ‘mi dispiace’ rivolto al bambino ‘tuo papà ha fatto il cornuto’ .
Il bambino non ha capito niente, perché non se l’aspettava, non si aspettava niente e poi il bambino ormai non era… come voglio dire, non aveva la reazione di un bambino, sembrava molle… anche se non ci mancava mangiare, non ci mancava niente, ma sicuramente la mancanza di libertà, il bambino diciamo era molto molle, era tenero, sembrava fatto di burro… cioè questo, il bambino penso non ha capito niente. Sto morendo, penso non l’abbia neanche capito. Il bambino ha fatto solo uno sbalzo di reazione, uno solo e lento, ha fatto solo questo e non si è mosso più, solo gli occhi, cioè girava gli occhi.
Io ho spogliato il bambino e il bambino era urinato e si era fatto anche addosso dalla paura di quello che abbia potuto capire o è un fatto naturale perché è gonfiato il bambino. Dopo averlo spogliato, ci abbiamo tolto, aveva un orologio da polso e tutto, abbiamo versato l’acido nel fusto e abbiamo preso il bambino. Io ho preso il bambino. Io l’ho preso per i piedi e Monticciolo e Brusca l’hanno preso per un braccio l’uno così l’abbiamo messo nell’acido e ce ne siamo andati sopra.
Io ci sono andato giù, sono andato a vedere lì e del bambino c’era solo un pezzo di gamba e una parte della schiena, perché io ho cercato di mescolare e ho visto che c’era solo un pezzo di gamba… e una parte… però era un attimo perché sono andato… uscito perché lì dentro la puzza dell’acido era… cioè si soffocava lì dentro. Poi siamo andati tutti a dormire".

Vincenzo Chiodo, testimone diretto dell'uccisione di Giuseppe Di Matteo
(mandante Riina)

venerdì 6 novembre 2015

La giustizia non esiste - Pallina Pintore


La giustizia difende i delinquenti,
non chi subisce violenza.
Noi donne siamo vittime
di questo sistema 

Pallina Pintore












domenica 23 agosto 2015

Non bere prima di guidare | web | - Chiara Carinini - Gaia Bucci

"Mamma sono uscita con amici.
Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici.
Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite.
Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici.
Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto.
Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo.
Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria.
Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava...
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco".
Mamma, la sua voce sembra così lontana...
Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando con tutte le mie forze di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà".
Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità.
Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire...
Perché le persone fanno tutto questo?_
Sapendo che distruggeranno delle vite?
Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente.
Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere forte.
Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare...
Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva...
La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura...
Questi sono i miei ultimi momenti e mi sento così disperata...
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente.
Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo...
Ti voglio bene e.... addio... Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente".
La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva...scioccato.
Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo ignori potresti perdere l'opportunità, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo