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lunedì 20 agosto 2018

Chi può sottomettere chi? | Teofrasto - Mario Monti | - Stephy

Perché l'uomo odia l'uomo?
siamo fatti della stessa carne..
dello stesso sangue...
perché prevaricare uno
sull'altro?
chi ci da il diritto di
onnipotenza...il diritto
di giudicare gli altri solo
per il colore della pelle?





Tutti gli uomini
ma anche tutti gli
animali sono della
stessa razza. Perchè
i principi dei loro corpi
sono, per natura, gli stessi
e ancor più perché
l'anima che è in loro
non è diversa per natura
in rapporto agli appetiti,
ai movimenti di collera.
ai ragionamenti
alle sensazioni


Teofrasto


Ancor oggi, dopo la
shoah, l'odio razziale
assume la forma
insidiosa della diffidenza 
e del disprezzo
fino alla violenza
contro la viltà e
l'egoismo. Anche nel
nostro tempo, serve
il coraggio della verità
contro l'inganno
la menzogna
l'infamia

Mario Monti

venerdì 21 luglio 2017

Della serie: risciacquarsi la bocca per bene prima di sparlare con acido muriatico, vetriolo, benzina, gasolio, candeggina, alcool, ammoniaca

Di Maio e chi “non merita” il vitalizio: cita Boneschi, ex parlamentare morto

Gaffe di Luigi Di Maio sugli ex parlamentari che percepiscono i vitalizi. Il deputato M5S e vicepresidente della Camera nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio ha citato anche «un tal Boneschi che per aver fatto un solo giorno da parlamentare, prende 3.108 euro di vitalizio».
Peccato però che Luca Boneschi, avvocato e militante per lungo tempo nel Partito Radicale, sia morto nell'Ottobre del 2016.
Boneschi è famoso per essere stato il deputato rimasto in carica per meno tempo in assoluto: appena un giorno. Boneschi, infatti, eletto il 12 maggio 1982 in sostituzione del dimissionario Marcello Crivellini, presentò le sue dimissioni, accettate dall’Aula della Camera, il giorno successivo.

mercoledì 14 giugno 2017

Nessuna morte dignitosa per Riina - Anna C.

Io ho detto al bambino di mettersi in un angolo, cioè vicino al letto, quasi ai piedi del letto, con le braccia alzate e con la faccia al muro. Allora il bambino, per come io ho detto, si è messo faccia al muro. Io ci sono andato da dietro e ci ho messo la corda al collo. Tirandolo con uno sbalzo forte, me lo sono tirato indietro e l’ho appoggiato a terra. Enzo Brusca si è messo sopra le braccia inchiodandolo in questa maniera (incrocia le braccia) e Monticciolo si è messo sulle gambe del bambino per evitare che si muoveva. Nel momento della aggressione che io ho butttato il bambino e Monticciolo si stava già avviando per tenere le gambe, gli dice ‘mi dispiace’ rivolto al bambino ‘tuo papà ha fatto il cornuto’ .
Il bambino non ha capito niente, perché non se l’aspettava, non si aspettava niente e poi il bambino ormai non era… come voglio dire, non aveva la reazione di un bambino, sembrava molle… anche se non ci mancava mangiare, non ci mancava niente, ma sicuramente la mancanza di libertà, il bambino diciamo era molto molle, era tenero, sembrava fatto di burro… cioè questo, il bambino penso non ha capito niente. Sto morendo, penso non l’abbia neanche capito. Il bambino ha fatto solo uno sbalzo di reazione, uno solo e lento, ha fatto solo questo e non si è mosso più, solo gli occhi, cioè girava gli occhi.
Io ho spogliato il bambino e il bambino era urinato e si era fatto anche addosso dalla paura di quello che abbia potuto capire o è un fatto naturale perché è gonfiato il bambino. Dopo averlo spogliato, ci abbiamo tolto, aveva un orologio da polso e tutto, abbiamo versato l’acido nel fusto e abbiamo preso il bambino. Io ho preso il bambino. Io l’ho preso per i piedi e Monticciolo e Brusca l’hanno preso per un braccio l’uno così l’abbiamo messo nell’acido e ce ne siamo andati sopra.
Io ci sono andato giù, sono andato a vedere lì e del bambino c’era solo un pezzo di gamba e una parte della schiena, perché io ho cercato di mescolare e ho visto che c’era solo un pezzo di gamba… e una parte… però era un attimo perché sono andato… uscito perché lì dentro la puzza dell’acido era… cioè si soffocava lì dentro. Poi siamo andati tutti a dormire".

Vincenzo Chiodo, testimone diretto dell'uccisione di Giuseppe Di Matteo
(mandante Riina)

venerdì 6 novembre 2015

La giustizia non esiste - Pallina Pintore


La giustizia difende i delinquenti,
non chi subisce violenza.
Noi donne siamo vittime
di questo sistema 

Pallina Pintore












domenica 23 agosto 2015

Non bere prima di guidare | web | - Chiara Carinini - Gaia Bucci

"Mamma sono uscita con amici.
Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici.
Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite.
Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici.
Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto.
Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo.
Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria.
Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava...
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco".
Mamma, la sua voce sembra così lontana...
Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando con tutte le mie forze di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà".
Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità.
Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire...
Perché le persone fanno tutto questo?_
Sapendo che distruggeranno delle vite?
Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente.
Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere forte.
Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare...
Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva...
La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura...
Questi sono i miei ultimi momenti e mi sento così disperata...
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente.
Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo...
Ti voglio bene e.... addio... Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente".
La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva...scioccato.
Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo ignori potresti perdere l'opportunità, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo