E’ sempre stato un mio difetto, osservo troppo. Una smorfia fatta col labbro, un sorriso, un silenzio, il modo di camminare, di muovere le mani, un neo, una minuscola cicatrice, un bracciale, un libro, un colore, lo sfondo di un telefono, un quadro, una fotografia, una scritta su di un muro, un tramonto, il testo di una canzone, una poesia. Io mi perdo nei dettagli e non me ne libero più.
Ma cosa credete ? Che gli angeli non piangono che il vento non respiri ? Che il sole e la luna non si amino ? Che le onde non bacino la sabbia? Ma davvero credete che il desiderio non è più desiderio quando si ottiene? Credeteci sempre Credete sempre che tutto sia strano Perché strano è chi non pensa che di tutto si debba dubitare.