
Sabbia a perdita d'occhio,
tra le ultime colline e il mare, il mare..
nell'aria fredda di un pomeriggio
quasi passato, e benedetto dal vento
che sempre soffia da nord.
La spiaggia. E il mare.
La sera, come tutte le sere, venne la sera.

Ed è qualcosa da cui non puoi scappare.
Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle "Ti aspettavo". Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni –i giorni, gli istanti– che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo "Tu sei matto". E per sempre lo amerà.
Mi senti? Sono qui, ti posso sfiorare, è seta questa, la senti? E' la seta del mio vestito, no
Mettiamola così. Uno si alza al mattino, fa quel che deve fare e poi la sera va a dormire. E lì i casi sono due: o è in pace con se stesso, e dorme, o non è in pace con se stesso e allora non dorme. Capisci?
Era una ragazza semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e alle poesie, e se la vita è carogna non