Visualizzazione post con etichetta Pablo Neruda. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Pablo Neruda. Mostra tutti i post

giovedì 20 dicembre 2018

Vita | Pablo Neruda | - Dolce Raffy

Vivi ogni giorno
come se fosse ogni giorno.
Né il primo né l'ultimo.
L'unico.

Pablo Neruda





lunedì 15 ottobre 2018

Ti manderò un bacio nel vento | Pablo Neruda | - Claudia Lucchini - Malena - Stellina - Stephy

Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c'è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.


Pablo Neruda

giovedì 13 settembre 2018

La notte nell'isola | Pablo Neruda | - Desdemona

Tutta la notte ho dormito con te
vicino al mare, nell’isola.
Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno,
tra il fuoco e l’acqua.
Forse assai tardi
i nostri sogni si unirono,
nell’alto o nel profondo,
in alto come i rami che muove uno stesso vento,
in basso come rosse radici che si toccano.
Forse il tuo sogno
si separò dal mio
e per il mare oscuro
mi cercava,
come prima,
quando ancora non esistevi,
quando senza scorgerti
navigai al tuo fianco
e i tuoi occhi cercavano
ciò che ora
– pane, vino, amore e collera –
ti do a mani piene,
perché tu sei la coppa
che attendeva i doni della mia vita.
Ho dormito con te
tutta la notte, mentre
l’oscura terra gira
con vivi e con morti,
e svegliandomi d’improvviso
in mezzo all’ombra
il mio braccio circondava la tua cintura.
Né la notte né il sonno
poterono separarci.
Ho dormito con te
e svegliandomi la tua bocca
uscita dal sonno
mi diede il sapore di terra,
d’acqua marina, di alghe,
del fondo della vita,
e ricevetti il tuo bacio
bagnato dall’aurora,
come se mi giungesse
dal mare che ci circonda.


Pablo Neruda

venerdì 24 agosto 2018

venerdì 17 agosto 2018

LXIX | Pablo Neruda | - Tonia 78

Forse non essere è esser senza che tu sia,
senza che tu vada tagliando il mezzogiorno
come un fiore azzurro, senza che tu cammini
più tardi per la nebbia e i mattoni,
senza quella luce che tu rechi in mano
che forse altri non vedran dorata,
che forse nessuno seppe che cresceva
come l’origine rossa della rosa,
senza che tu sia, infine, senza che venissi
brusca, eccitante, a conoscer la mia vita,
raffica di roseto, frumento del vento,
ed allora sono perché tu sei,
ed allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo.


Pablo Neruda

giovedì 9 agosto 2018

Filrouge | Pablo Neruda | - Katia C - Tonia 78


Ognuno ha una favola dentro,
che non riesce a leggere da solo.
Ha bisogno di qualcuno che,
con la meraviglia 
e l’incanto negli occhi,
la legga e gliela racconti.

Pablo Neruda






venerdì 6 luglio 2018

Ti amo | Pablo Neruda | - Michelle Be


Ti amo 
con un corpo 
che non pensa,
con un cuore 
che non ragiona,
con una testa 
che non coordina

Pablo Neruda

mercoledì 27 giugno 2018

Mi piaci silenziosa | Pablo Neruda | - Sara

Mi piaci silenziosa, perché sei come assente
mi senti da lontano e la mia voce non ti tocca.
Par quasi che i tuoi occhi siano volati via
ed è come se un bacio ti chiudesse la bocca.
Tutte le cose sono colme della mia anima
e tu da loro emergi, colma d'anima mia.
Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima
ed assomigli alla parola malinconia.
Mi piaci silenziosa, quando sembri distante.
E sembri lamentarti, tubante farfalla.
E mi senti da lontano e la mia voce non ti arriva:
lascia che il tuo silenzio sia il mio silenzio stesso.
Lascia che il tuo silenzio sia anche il mio parlarti,
lucido come fiamma, semplice come anello.
Tu sei come la notte, taciturna e stellata.
Di stella è il tuo silenzio, così lontano e semplice.
Mi piaci silenziosa perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Basta allora un sorriso, una parola basta.
E sono lieto, lieto che questo non sia vero.


Pablo Neruda

venerdì 22 giugno 2018

Posso scrivere i versi più tristi | Pablo Neruda | - Michaela

Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Scrivere, ad esempio: La notte è stellata,
e tremolano, azzurri, gli astri in lontananza.
Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Io l’amai e a volte anche lei mi amò.
Nelle notti come questa la tenni tra le mie braccia.
La baciai tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi amò, a volte anch’io l’amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Pensare che non l’ho. Sentire che l’ho perduta.
Udire la notte immensa, più immensa senza lei.
E il verso cade sull’anima come sull’erba in rugiada.
Che importa che il mio amore non potesse conservarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
È tutto. In lontananza qualcuno canta. In lontananza.
La mia anima non si rassegna ad averla perduta.
Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.
Noi quelli di allora, più non siamo gli stessi.
Più non l’amo, è certo, ma quanto l’amai.
La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.
D’altro. Sarà d’altro. Come prima dei suoi baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Più non l’amo, è certo, ma forse l’amo.
È così breve l’amore, ed è sì lungo l’oblio.
Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,
la mia anima non si rassegna ad averla perduta.
Benché questo sia l’ultimo dolore che lei mi causa
e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo.


Pablo Neruda

giovedì 21 giugno 2018

Poesia | Pablo Neruda | - Michaela


Io le costellazioni sfogliai,
ferendomi,
afflilando le dita 
al contatto delle stelle,
tessendo fibra a fibra 
la gelida orditura
di un castello senza porte

Pablo Neruda





Se tu mi dimentichi | Pablo Neruda | - Dania L. - Michaela

Voglio che tu sappia una cosa.
Tu sai com'è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo,
il ramo rosso del lento autunno
alla mia finestra,
se tocco vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste,
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.
Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti a poco a poco.
Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
ché già ti avrò dimenticata.
Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi alla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell'ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.
Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finché tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.

Pablo Neruda

giovedì 17 maggio 2018

Per te | Pablo Neruda | - Michaela

Per te amore
ho parlato alle stelle nelle notti d'estate
Per te amore,
ho sognato tante volte ad occhi aperti,
ma se ora mi specchio nel buio,
mi accorgo di essere solo.
Tu non lo sai, ma ogni notte
sento in me una grande orchestra
che suona per Te,
per Te soltanto,
mentre Tu non lo sai
perchè non ci sei.
E allora, in un momento solo,
la musica diventa pianto per me.
Tu non lo sai, ma ogni notte c'è in me.
una musica infinita che Ti cerca nel buio.
Per te,
per te che non sei qui,
l'orchestra che è nel mio cuore
suona nella notte.
Per te amore
Per te amore.


Pablo Neruda

giovedì 26 aprile 2018

Farewell | Pablo Neruda | - Lalla

Dal fondo di te, e inginocchiato,
un bimbo triste, come te, ci guarda.
Per quella vita che arderà nelle sue vene
Dovrebbero legarsi le nostre vite.
Per quelle mani, figlie delle tue mani,
dovrebbero uccidere le mie mani.
Per i suoi occhi, aperti sulla terra
Vedrò un giorno le lacrime nei tuoi.
Io non voglio, Amata.
Perché nulla ci leghi,
che nulla ci unisca.
Né la parola che profumò la tua bocca
né ciò che le parole non dissero…
Né la festa d'amore che non avemmo
né i tuoi singhiozzi vicino alla finestra
Amo l'amore dei marinai
che baciano e se ne vanno.
Lasciano una promessa.
Mai più ritornano.
In ogni porto una donna attende:
i marinai baciano e se vanno.
Una notte si coricano con la morte
nel letto del mare.
Amo l'amore che si suddivide
in baci, letto e pane.
Amore che può essere eterno
e può essere fugace.
Amore che vuol liberarsi
per tornare ad amare.
Amore divinizzato che si avvicina
Amore divinizzato che se ne va.
Più non si incanteranno i miei occhi nei tuoi,
più non si addolcirà vicino a te il mio dolore.
Ma dovunque andrò porterò il tuo sguardo
e dove andrai porterai il mio dolore.
Fui tuo, fosti mia. Cos'altro? Insieme facemmo
un angolo di strada dove l'amore passò.
Fui tuo, fosti mia. Tu sarai di colui che t'amerà,
di colui che taglierà nel tuo orto ciò che io ho
seminato.
Me ne vado. Son triste: ma sempre sono triste.
Vengo dalle tue braccia. Non so dove vado.
Dal tuo cuore mi dice addio un bimbo.
Ed io gli dico addio


Pablo Neruda

mercoledì 25 aprile 2018

La lettera lungo la strada | Pablo Neruda | - Serena Rossi

Io ti scrivo per dirti "Ti amo".
Amore, amore, t'attendo.
Così questa lettera termina
senza nessuna tristezza:
sono fermi i miei piedi sulla terra,
la mia mano scrive questa lettera lungo la strada,
e in mezzo alla vita sarò
sempre
vicino all'amico, di fronte al nemico,
col tuo nome sulle labbra,
e un bacio che giammai
s'allontanò dalla tua bocca.


Pablo Neruda

mercoledì 4 ottobre 2017

Posso scrivere i versi più tristi | Pablo Neruda | - Michaela

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio:
“La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza”.
Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l’ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa
io l’ho tenuta tra le braccia.
L’ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi ha amato e a volte anch'io l’amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l’ho più.
Sentire che l’ho persa.
Sentire la notte immensa,
ancora più immensa senza lei.
E il verso scende sull'anima
come la rugiada sul prato.
Poco importa che il mio amore
non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto.
Lontano, qualcuno canta.
Lontano.
La mia anima non si rassegna di averla persa.
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d’allora, già non siamo gli stessi.
Io non l’amo più, è vero,
ma quanto l’ho amata.
La mia voce cercava il vento
per arrivare alle sue orecchie.
D’un altro. Sarà d’un altro. Come prima dei miei .
La sua voce, il suo corpo chiaro.
I suoi occhi infiniti.
Ormai non l’ho più, è vero,
ma forse l’amo ancora.
E’ così breve l’amore e così lungo l’oblio.
E siccome in notti come questa
l’ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d’averla persa.
Benché questo sia l’ultimo dolore
che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.


Pablo Neruda

lunedì 21 agosto 2017

Buia è la notte del mondo senza di te | Pablo Neruda | - Michaela

Riposa la tua pura anca
e l'arco di frecce bagnate
estende nella notte i petali
che formano la tua forma
che risalgono le tue gambe di argilla
il silenzio e la sua chiara scala
scalino dopo scalino
volando con me nel sogno
io sento che ascendi dunque all'albero cupo
che canta nell'ombra
buia è la notte del mondo senza di te
amata mia
E distinguo appena l'origine,
comprendo appena la lingua
Con difficoltà decifro le foglie degli eucalipti.


Pablo Neruda